Se lo spot della Ferrero era ammiccante ma ovviamente non esplicito, quello del Martini Bianco che approdò sugli schermi televisivi l’anno successivo, nel 1993, segnò invece una rivoluzione. Girato in un evocativo bianco e nero che voleva riallacciarsi alla dolce vita italiana degli anni Cinquanta e Sessanta, lo spot infatti presentava per la prima volta l’avvenente Charlize Theron, ancora ignota al grande pubblico, e soprattutto il suo “lato B”.
Sulle note del brano che non a caso si intitola La bella vita Martini (composto per l’occasione da Pete Nashell), un bello e ombroso ragazzo si accosta ad un tavolo in cui una ragazza altrettanto bella siede assieme ad un vecchio – ma evidentemente ricco – magnate; le offre un Martini, si accarezza le labbra e poi si alza, aspettando che lei lo segua. La giovane Theron – all’epoca diciottenne – dopo un’iniziale titubanza si alza per rincorrerlo, ma un filo del vestito le rimane impigliato nella sedia, e mentre si allontana la gonna si fa sempre più piccola. Ideato dall’agenzia McCann Erickson e diretto da Moshe Brakha, lo spot divenne di culto, lanciò la carriera cinematografica della bella protagonista e scandalizzò e affascinò mezza Italia.